Sassuolo secondo in Italia, Real Madrid e Manchester incassano più di tutta la Serie A
Dalla relazione annuale di Deloitte, “Football Money League”, nella stagione 2016/17 i ricavi aggregati generati dalle 20 Società con i fatturati più alti ammontano a 7,896 miliardi di euro, di cui, 38% dal commerciale, 45% dal broadcasting ed il restante 17% dal matchday. All’intero del commerciale, l’incidenza maggiore risultano averla i contratti di sponsorizzazione di maglia, elemento che penalizza, e di molto, le società italiane. Infatti, nonostante la scelta di diverse squadre di aggiungere un second e/o retro sponsor al main sponsor, la differenza tra la Serie A e le leghe estere, Premier League su tute, rimane sostanziale.
Per la stagione 2018-2019, il Jersey-Sponsor Index 2018 pubblicato da SportEconomy prevede per la Serie A un incasso totale di 126 milioni. L’indagine, volta a mettere in evidenza il valore commerciale dalla t-shirt di ogni squadra, stilandone la classifica, esclude gli sponsor tecnici, i quali non garantiscono una piena comparabilità. Infatti questi accordi, in certi casi comprendono la concessione in licenza delle attività di merchandising allo sponsor, a fronte di un corrispettivo fisso, in altri casi consentono alla società di gestire direttamente le attività di vendita. Il caso è quello della Juventus, che rifiutò 6 milioni annui da Adidas per avere in licenza il marchio, decidendo di internalizzare le attività di vendita dei propri prodotti, dotandosi di una propria struttura commerciale e dunque assicurandosi il 100% dei ricavi derivanti dalla commercializzazione dei prodotti a marchio Juventus. Altre squadre, quali Milan e Inter, hanno sempre optato per il corrispettivo fisso, stipulando dunque un contratto di importo maggiorato, lasciando vendita e buona parte dei ricavi allo sponsor, evitando tuttavia di dover sostenere i costi di una propria rete di vendita (negozi, personale, manager, gestione del magazzino, advertising…).
Le prime sei squadre per incasso da sponsor di maglia, ottiene oltre 100 milioni, l’80% del complessivo, “lasciando” 25 milioni alle restanti 14 squadre. Di seguito la classifica:
La Fiorentina, unica squadra senza uno sponsor, sta usando come main partner “Save the Children”. Inoltre, accordi quali quello della Lazio con “Marathon Bet”, decadranno a partire dal 1 gennaio 2019, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Dignità che impone il non utilizzo di sponsor appartenenti all’industria delle scommesse. Infine l’accordo tra il Chievo e il marchio Paluani (della famiglia Campedelli proprietaria del Chievo), prevede la possibilità di sostituirlo nel corso della stagione.
Da un breve confronto come le più importanti estere, si può comprendere quanto ampio sia il gap che le nostre società si trovano a fronteggiare, e come in ambito internazionale la loro competitività ne risenta. Di seguito la Top10 degli incassi in Europa, nella quale solo una società italiana potrebbe comparire.
Credits to Martino Bernocchi
Rispondi