CAMPIONI D’INVERNO: LA STRATEGIA FROSINONE

La stagione 2022/2023 di serie B sarà ricordata per essere una delle più competitive degli ultimi anni. Ricco di squadre blasonate come Genoa, Cagliari e Parma, che negli ultimi anni hanno calcato palcoscenici ben più prestigiosi, il campionato corrente, oltre ad aver portato diverse novità da un punto di vista tecnico, evidenzia un equilibrio sostanziale confermato dal gap di soli 6 punti tra zona playoff e zona playout. Ma il campionato di B quest’anno sarà ricordato anche per la presenza di 6 ex calciatori azzurri protagonisti della finale del Mondiale giocata il 9 luglio 2006 allo stadio Olimpico di Berlino in cui l’Italia prevalse sulla Francia ai rigori per 5-3, dopo i tempi supplementari. In quella Nazionale campione del mondo militavano: Cannavaro, Gilardino, Inzaghi, Grosso e De Rossi oggi allenatori nella cadetteria, nonché Gianluigi Buffon in forza al Parma come calciatore.

Tra le sorprese di quest’anno troviamo il Frosinone di Fabio Grosso che, con 39 punti, si assicura il titolo di campione d’inverno lasciandosi alle spalle la rivelazione Reggina di Pippo Inzaghi e il Genoa di Alberto Gilardino. A ben vedere, il termine “sorpresa” nella fattispecie in esame, è più un travisamento gergale rispetto a quello che è il risultato di una precisa strategia ideata ed eseguita nei minimi dettagli dal patron Maurizio Stirpe e dal Dg Guido Angelozzi. In effetti, ripercorrendo la storia recente, nella stagione 2021/2022, il Frosinone disputa un campionato ben al di sotto delle aspettative sotto la guida di Alessandro Nesta che, il 5 marzo, viene esonerato quando la squadra si trovava al 12esimo posto in classifica. A pochi giorni dall’esonero, esattamente il 23 marzo, subentra Fabio Grosso che, nella confusione generale, non riesce ad invertire la rotta chiudendo la regular season al nono posto e quindi fuori dai playoff.

Soffermiamoci adesso sull’allenatore: Fabio Grosso, storico campione del mondo, è stato uno degli allenatori più discussi degli ultimi anni. Dopo i buoni risultati raggiunti alla guida della formazione primavera della Juventus, non riesce però a trovare la sua dimensione tra Bari e Verona in cadetteria e successivamente nella massima serie con il Brescia. Durante la sua prima occasione in serie A rimane sulla panchina bresciana per solo 3 partite (connotate da altrettante sconfitte) che hanno portato il presidente Cellino a richiamare in panchina il suo predecessore Corini. Dopo l’esperienza con le Rondinelle, si siede sulla scottante panchina del Sion, squadra della Super League svizzera da cui viene esonerato nel marzo 2021, lasciando la squadra al penultimo posto in classifica. Dopo una serie di esperienze negative, arriva la chance Frosinone, ma, come è stato anticipato prima, non riesce a concludere la stagione in zona playoff. È qui il momento della svolta in cui entrano in gioco il patron Stirpe e il Dg Angelozzi che perseguono una strada che, al giorno d’oggi, è sempre meno comune: confermare la fiducia all’allenatore e dargli il tempo (giusto) per entrare in sintonia con i ragazzi. D’altronde, il campionato di serie B, è un campionato intenso, con squadre e tifoserie insidiose; perciò, si rivela sempre difficile entrare a stagione in corso e incidere da subito sulle sorti della squadra. Dopo una stagione altalenante, il Frosinone di Grosso, partita come underdog, chiude il girone di andata in prima posizione.

Spostandoci nell’ambito del calciomercato, le idee del Dg Angelozzi si sono rivelate subito chiare: creare un mix tra giovani e calciatori di esperienza (abituati a lottare e vincere in queste categorie). Partendo dal portiere, arriva in prestito dal Sassuolo il ventenne Stefano Turati che, dopo un paio di stagioni anonime successive al suo esordio in serie A, trova la sua dimensione. In difesa arrivano: Fabio Lucioni, classe 1987, fresco di promozione in massima serie con il Lecce; il terzino destro Mario Sampirisi, vittorioso nei playoff con il Monza e anch’egli specialista delle promozioni e Gianluca Frabotta che, dopo un inizio di stagione con il Lecce pieno di incomprensioni, si è trovato catapultato nella formazione ciociara. Il centrocampo, invece, è il reparto meno rivoluzionato: già colmo pre-mercato di buoni giocatori del calibro di Garritano, Rohden e Boloca, arrivano in prestito Luca Mazzitelli e Ben Lhassine Kone rispettivamente da Monza e Torino. Le novità più interessanti arrivano in attacco, dove la formazione ciociara punta in maniera coraggiosa su giovani e talentuosi prospetti prelevando in prestito Luca Moro e Samuele Mulattieri, e acquistando Giuseppe Caso e Roberto Insigne. Nello specifico: Luca Moro, classe 2001, reduce da una stagione fantastica con il Catania in serie C; Samuele Mulattieri che dopo un inizio spumeggiante con il Crotone si era arenato, mostrando, nonostante ciò, diversi colpi degni di nota e Giuseppe Caso, penetrante fantasista che ha contribuito alla salvezza del Cosenza nella scorsa stagione. Insomma, la strategia è chiara: rinforzare le varie posizioni con colpi studiati,puntando sui giovani e senza fare spese folli.

Arriviamo infine ad analizzare il piano tattico di Grosso. Il Frosinone si presenta solitamente con un 4-3-3 abbastanza offensivo, i cui punti chiave sono: l’inserimento delle mezzali, le sovrapposizioni dei terzini finalizzate al cross verso il fulcro del gioco e i tagli dentro al campo degli esterni d’attacco a piede invertito. Uno dei giocatori chiave è sicuramente il classe 1994 Luca Garritano che con i suoi 2 gol e 5 assist diventa il calciatore più incisivo della formazione laziale. Una mezzala quindi di qualità che, accompagnata da Rohden (specialista degli inserimenti) e dal 24enne Boloca, forma un centrocampo capace di segnare quei gol che, sommati a quelli del reparto d’attacco hanno aiutato la formazione ciociara a ritrovarsi in prima posizione. Per quanto riguarda l’attacco, vitale è la staffetta tra Mulattieri e Moro che sta portando i risultati sperati: 6 e 3 gol segnati rispettivamente, oltre al solito apporto di Roberto Insigne (anch’egli con 3 gol). Con Frabotta e Sampirisi sulle fasce (rispettivamente sinistra e destra) il reparto difensivo è invece condotto dal carismatico capitano Fabio Lucioni accompagnato solitamente da Szyminski, tutti schierati davanti a Turati.

In uno dei campionati di serie B più insidiosi degli ultimi anni, il Frosinone sta conducendo un’idea ben precisa di calcio e di visione societaria, e ora starà a loro continuare su questa strada.

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