L’effetto Wembanyama – un tanking feroce nella speranza di un talento generazionale

Quattro anni fa, Nicolas Batum – giocatore militante in NBA da 12 anni che attualmente gioca per i Los Angeles Clippers – uscì da un allenamento della nazionale di basket maschile francese, quando un ragazzinoalto e magro attirò la sua attenzione e gli impedì di andarsene.

Il quattordicenne stupì Batum perché, nonostante la smisurata altezza e le braccia infinite, si muoveva conestrema grazia sul parquet, con un gioco offensivo completo, stoppando tiri e schiacciando con facilità. Così che, mentre di solito sono i bambini a presentarsi ai giocatori NBA, in questo caso il veterano NBA si presentòa questo ragazzo di nome Victor Wembanyama.

Vide questo ragazzino di quattordici anni e decise di chiamare l’ex compagno di nazionale Tony Parker, futuro Hall of Famer NBA tutt’ora presidente del club ASVEL che milita nella prima divisione francese, dicendogli: Dobbiamo prendere questo ragazzo, Victor Wembanyama”. Oggi, l’intera NBA dice che deve prendere questo ragazzo, Victor Wembanyama, che ora è alto 223cm con un’apertura alare di 240cm, ed è un talento generazionale che, secondo le previsioni, sarà la indiscussa prima scelta assoluta del draft NBA del 2023.Secondo alcuni analisti NBA, il giovane francese risulta essere uno dei prospetti di basket più allettanti di sempre ed è il tipo di talento che sarebbe in lizza per la prima scelta assoluta in qualsiasi draft della storia della lega.

Nonostante sia diventato virale soltanto recentemente in seguito ad alcune giocate spettacolari, Wembanyama ha già trascorso tre stagioni da professionista in Francia con i club Nanterre 92 e ASVEL, ed è stato nominato il miglior giovane della Pro A, sia nel 2021 che nel 2022. Mike Schmitz, esperto del Draft per ESPN e una delle voci più ascoltate in giro per il mondo, lo definisce il vero premio della classe del draft del prossimo anno, il miglior prospetto al mondo indipendentemente dall’età” e un futuro MVP NBA se, ovviamente, riuscirà a rimanere in salute.

Sebbene non giocherà alcuna partita dell’NBA in questa stagione, la sua presenza svetterà sul campionato per tutto l’anno. L’NBA per la prima volta nella storia trasmetterà in streaming tutte le partite di un team europeo, i Metropolitans 92, per la stagione 2022-23 sulla nuova NBA App per mettere in mostra il talento di questo giovane ragazzo e continuare ad accrescere l’hype nei suoi confronti. Il debutto è avvenuto il 29 ottobre, quando la sua squadra, i Metropolitans 92, ha giocato contro il JL Bourg Basket, dove il giovane prospetto ha dato l’ennesima prova del suo talento cristallino.

Le squadre NBA hanno pianificato il suo arrivo nella lega per anni, e ora è finalmente arrivata la sua stagione pre-draft. Se si aggiunge che il Draft NBA 2023 include anche un’altra potenziale futura superstar, il playmaker della G League Ignite Scoot Henderson, si ha l’impressione che ci siano due talenti degni di essere scelti come numero 1 al draft di quest’anno. È quindi un grande anno per essere in fondo alla classifica. In ottobre, l’NBA ha organizzato due partite di esibizione tra la squadra di Wembanyama e quella della G-League dell’NBA, Ignite, con la sua stella Scoot Henderson. L’idea era quella di mettere in mostra i due migliori prospetti del prossimo draft ed il risultato è stato superiore alle aspettative. Wembanyama è stato spettacolare, segnando 73 punti, raccogliendo 15 rimbalzi, 9 stoppate, un 9 su 18 da tre (e 22 su 44 in totale) in due partite contro una delle squadre più ricche di giovani talenti al mondo. Steph Curry ha dovuto rifugiarsi nel mondo dei videogiochi per descriverlo: «Sembra il giocatore che ti crei a NBA 2K, uno di quelli che ha tutti i cheat». Ciò che colpisce tutti è che i giocatori di quell’altezza di solito hanno problemi di movimento e/o tiro, mentre Wembanyama si muove come un giocatore di 20 o 30 centimetri più basso in campo e usa quella innata mobilità per essere decisivo su entrambe le estremità del campo. Inoltre, la curiosità che forse più ha stupito gli osservatori è l’approccio serio di Victor Wembanyama alle sessioni di stretching, flessibilità e attivazione che dovrebbe essere di conforto per quanto riguarda la sua capacità di evitare i catastrofici infortuni al piede, alla schiena e al ginocchio che storicamente hanno afflitto altri giganti del suo calibro. Dopo aver lavorato con Holger Geschwindner, allenatore di lunga data di Dirk Nowitzki, Wembanyama è stato incoraggiato a rinunciare a una pesante routine di sollevamento pesi e a lasciare che la sua struttura si riempisse naturalmente, offrendo alle squadre NBA e al loro esercito di medici specializzati in prestazioni e scienza dello sport una lavagna quasi vuota su cui lavorare. Quest’ultimo non può che essere interpretato come un ottimo segnale in ottica futura, specialmente per un giocatore con un fisico peculiare come il suo.

Karim Abdul Jabbar, che al college si chiamava ancora Lew Alcindor, costrinse la NCAA a vietare le schiacciate a causa del suo dominio per rendere più eque le partite giocate in campo. Ecco, Wembanyama non apporterà oggi un cambio di regole così rivoluzionario, ma in un certo senso ha già cambiato le regole del gioco semplicemente essendo lì. Un dirigente della NBA ha detto ad Adrian Wojnarowski di ESPN che quest’anno si osserverà il tanking più feroce nella storia della NBA. Il tanking non è una novità, specialmente per i conoscitori NBA, per i quali i Philadelphia 76ers del “The Process” sono stati un esempio lampante di squadra da tanking estremo degli ultimi anni. Questa strategia, infatti, se tale si può chiamare, consiste nel perdere di proposito al fine di aumentare le probabilità di una franchigia di vincere la lotteria del draft. L’aspetto diverso del draft 2023 è il fattore Wembanyama. Invece di essere isolata a una manciata di squadre, la “tankathon” annuale potrebbe estendersi a circa metà della lega, tanto è il clamore che si respira intorno al giovane francese.

È estremamente raro che le squadre NBA abbiano a disposizione più di un’intera stagione per manovrare efficacemente il proprio roster e posizionarsi in vista della lotteria del draft. Spesso l’altezza si sviluppa prima del talento e, nel caso di Wembanyama, sembra che li abbia entrambi. I precedenti del draft di quest’anno si possono trovare 20 anni fa, in quello che fu il draft di LeBron James. Nominato il “Prescelto” da Sports Illustrated quando era un diciassettenne prospetto uscito da St Vincent/St Mary, le squadre si accalcavano per assicurarsi la scelta numero uno. Prima di lui c’è stato il draft di Shaquille O’Neal (1992) e naturalmente quello di Magic Johnson e Larry Bird del 1979, forse il più simile a questo prossimo draft del 2023.

L’NBA è una lega competitiva e fa un ottimo lavoro nel ridistribuire la ricchezza, sia dal punto di vista finanziario che del talento, ma questo è l’anno di Wembanyama. In vista della stagione 2022/23, delle circa 15 squadre interessate alle quote della lotteria del draft, solo 9-10 di esse avranno la possibilità concreta di fare centro. Di queste, possiamo dividerle ulteriormente in tanker seri e tanker meno seri. Quelli la cui strada è già stata tracciata e quelli che sono in modalità “aspetta e vedi”. I puristi potrebbero essere contrari all’abbandono sfacciato della regola non scritta di essere il più competitivi possibile negli sport professionistici. Tuttavia, questo è l’anno di Wembanyama e di Scoot Henderson e, almeno per un anno, il velo della finzione competitiva sarà sollevato, creando alcune affascinanti storie lungo il percorso. Nonostante le nuove regole della lotteria del Draft siano state adottate proprio per non incentivare nuovi tanking estremi, c’è da scommettere che le franchigie troveranno il modo per provare ad accaparrarsi il giovane ragazzo francese. Come se non bastasse il vantaggio di controllare per una decina d’anni un prospetto realmente senza precedenti, il vero premio per chi sceglierà Wembanyama arriverà fuori dal campo, con una serie di benefici di spessore, quali una maggiore esposizione mediatica, più partite in diretta nazionale e il valore della franchigia che sale alle stelle. Un GM anonimo ha confidato al reporter Wojnarowski di quantificare in 500 milioni di dollari la sola possibilità di scegliere il diciottenne fenomeno francese. Alla luce di ciò, il commissario NBA Adam Silver non ha impiegato molto tempo per rendersi conto di dove stesse soffiando il vento, e ogni volta che ha parlato di Wembanyama dopo quelle due partite, ha chiarito che il tank dilagante non sarà tollerato e che ai piani alti sono molto vigili per controllare tutte le situazioni nei loro limiti estremi.

È chiaro quindi che Victor Wembanyama, 18enne con prospettive senza precedenti, influenzerà le sorti della stagione NBA più di molte star affermate, senza aver mai ancora calpestato un parquet NBA.

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