Nel mondo dello sport, il successo economico è nel 99% dei casi legato con un filo rosso al successo sul campo: la possibilità di aumentare vendite, visibilità e ricavi aumenta esponenzialmente quando si riesce a raggiungere un risultato insperato, e se questo risultato viene raggiunto nella più importante e più seguita competizione per club del mondo, allora anche i conti avranno dei risvolti strabilianti.
Il cammino in Champions League dell’Ajax nella stagione 2018/19, che ha portato la squadra di Amsterdam a raggiungere la sua prima semifinale in 22 anni, sta già regalando alla società olandese l’opportunità di avere degli utili enormi, basati sui premi della Uefa, sul player trading e sull’aumento del valore del titolo nella borsa olandese.
Il primo aspetto, il più scontato, riguarda le retribuzioni monetarie offerte dalla federazione europea ai club in base ai risultati raggiunti: l’approdo in semifinale permette all’Ajax di avere almeno 65 milioni di euro di premi, avvicinandosi a quanto aveva guadagnato nei precedenti 10 anni complessivamente (80 milioni).
La seconda fonte di guadagno, quella di cui si parla più spesso sui giornali, è quella legata alle plusvalenze: con grandi probabilità l’Ajax venderà a peso d’oro i suoi gioielli, con il centrocampista De Jong che ha già un accordo per trasferirsi al Barcellona per 75 milioni di euro mentre il difensore e capitano De Ligt, diciannovenne, su cui ci sono gli occhi di tutti i principali club europei e verso il quale partirà una vera e propria asta in estate.
Prima di vedere gli effetti sul bilancio della società ci sarà da aspettare la fine della prossima stagione siccome le plusvalenze vanno ad influenzare i conti dell’anno seguente, ma considerando il potenziale di questi giocatori e il fatto che siano stati pagati zero, è presumibile che si tratti di grandi affari per la società olandese.
Infine c’è il guadagno legato al valore del titolo nella borsa olandese: all’indomani della vittoria contro la Juventus il titolo ha subito un’impennata che ha portato il valore di un’azione a raggiungere il massimo storico di 18,70€, in rialzo di quasi il 10% rispetto alla chiusura del giorno precedente, ed una capitalizzazione di mercato di 342,8 milioni di euro. Una situazione simile si era verificata dopo la altrettanto straordinaria vittoria al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, a dimostrazione di come i risultati abbiano effetti istantanei sulla situazione finanziaria di una società sportiva.
Sebbene questo momento sembri un sogno per tutte le persone legate all’Ajax, dai calciatori ai tifosi fino ai dirigenti, per questi ultimi la parte più difficile arriva proprio adesso: solo due anni fa il Monaco, tramite un percorso simile a quello dei lancieri di quest’anno, raggiungeva la semifinale di Champions League e successivamente smantellava la rosa, vendendo i propri pezzi più pregiati al miglior offerente. Adesso, dopo soli 24 mesi, si trova in una situazione sportiva ed economica non delle migliori, lottando per la salvezza nel massimo campionato francese, in seguito ad una serie di investimenti non riusciti.
La gestione aziendale dei prossimi mesi, a partire dalla probabile vendita di alcuni dei principali asset e l’efficacia o meno dei successivi reinvestimenti, sarà fondamentale per garantire a questa stagione straordinaria una continuità sul medio e sul lungo termine, sia dal punto di vista sportivo che da quello finanziario.
L’Ajax 18/19: benefici e rischi di una stagione magica

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