13 febbraio 2024 – Newsletter

RAPPORTO SPORT 2023

Sviluppato con l’obiettivo di analizzare il settore sportivo italiano e rilanciarlo tramite l’applicazione di politiche virtuose, il Rapporto dell’Osservatorio Valore Sport 2023 ha sottolineato alcune grandi contraddizioni del Paese, ma anche il potenziale inespresso del settore e il ruolo degli investimenti pubblici nel favorirne lo sviluppo.

Innanzitutto alcuni numeri: la filiera dello sport conta 67.000 società, 9.500 imprese di gestione impianti e 19.000 imprese produttrici in tutto il territorio nazionale, coinvolgendo circa 405.000 addetti e contribuendo al 3,4% del PIL italiano nel 2022, con un volume di affari di 102 miliardi di euro. Altro dato interessante riguarda l’effetto moltiplicatore; infatti, ogni milione di investimenti pubblici nello sport genera circa 8 milioni di investimenti privati e 21 milioni di volume d’affari.

Uno dei più grandi problemi che emerge dal rapporto è la carenza di investimenti pubblici dedicati allo sport. Il Paese si posiziona infatti al 16° posto nell’UE-27 per la spesa pubblica dedicata allo sport per abitante, con soli 73,6 euro pro capite, circa il 38% in meno rispetto alla media dell’UE-27 e ben 2,6 volte meno rispetto alla Francia.

Questo basso livello di investimenti si riflette innanzitutto in un patrimonio infrastrutturale ampiamente insufficiente: attualmente, in Italia vi sono solo 131 impianti sportivi ogni 100.000 abitanti, il 58% in meno della Francia e 4,6 volte meno della Finlandia, il Paese più attivo in UE, con profonde disparità territoriali tra Nord e Sud. Oltre che a livello quantitativo, il problema è a livello qualitativo dato che circa il 60% degli impianti sportivi attivi sul territorio italiano è stata costruita più di 40 anni fa, da qui la necessità di interventi di ristrutturazione e modernizzazione. La vetustà degli impianti, infine, provoca inefficienza energetica e un costo annuo stimato in 800 milioni di euro, con possibili aumenti dovuti alla crisi inflattiva.

Investire nelle infrastrutture sportive non solo migliora la pratica sportiva, ma anche l’attrattività per eventi internazionali. Inoltre, investimenti nell’infrastruttura sportiva potrebbero portare benefici significativi alla sanità nazionale, essendo lo sport un efficace strumento di prevenzione delle malattie

Inoltre, dal rapporto emerge chiaramente un paradosso: da una parte vi è grande interesse per lo sport, come ampiamente dimostrato dall’entusiasmo generato dai grandi eventi sportivi, mentre dall’altra una bassa pratica sportiva. Nonostante il successo degli atleti azzurri, l’Italia è tra i paesi OCSE con livelli più bassi di attività fisica raccomandata dall’OMS, soprattutto tra adulti e bambini. Questa sedentarietà è influenzata da diversi fattori sociodemografici, come la regione di residenza, il genere, il reddito e l’istruzione, con conseguenti costi sanitari significativi.

Per concludere il rapporto, l’Osservatorio propone sei macro-proposte di politica per rilanciare lo sport nel Paese, che riguardano diversi aspetti di accessibilità, sociosanitari ed economici. Queste includono la definizione di una visione a lungo termine per lo sport, un aumento degli investimenti negli impianti sportivi, il monitoraggio della pratica sportiva, incentivi fiscali, promozione dello stile di vita attivo ed infine strategie di sensibilizzazione.

                       

                                Di Federico Petrella

UN GRANDE ADDIO O UN GRANDE INIZIO?

Hamilton in Ferrari

Dal 1 Febbraio 2024 – data che resterà nella memoria di tutti i seguaci della Formula 1 – non si parla di altro: Lewis Hamilton dal 2025 correrà per la Ferrari. Si è detto e si è pensato di tutto, ma c’è solo un dato di fatto: tra due stagioni il sette volte campione del mondo guiderà una rossa.

Dopo giorni di silenzio, Hamilton si è esposto direttamente tramite il suo profilo Instagram. Con un lungo post ha ringraziato Toto Wolff, Niki Lauda e la squadra tutta, per i traguardi raggiunti e gli innumerevoli successi ottenuti. Ma dopo undici anni di Mercedes, Hamilton è entusiasta di “realizzare un altro sogno d’infanzia: guidare in rosso Ferrari”.

Il contratto

Hamilton e Ferrari hanno firmato un accordo pluriennale con uno stipendio che si aggira fra i 50 e i 60 milioni di euro annui. Cifre altissime, ma comunque inferiori rispetto a quelle percepite da Max Verstappen, l’attuale campione in carica.

Inoltre, a brevissimo verrà svelata la SF-24, la nuova monoposto Ferrari e nel 2025 tutte le squadre di F1 dovranno studiare le macchine affinché siano confacenti con il nuovo regolamento 2026: dimensioni più contenute, monoposto più leggere ed efficienti e, soprattutto, nuove power unit con il 50% di potenza elettrica.

Hamilton e Leclerc

Dal 2025, la Scuderia Ferrari dirà addio a Carlos Sainz, che si è detto motivato a completare al meglio tutta la stagione 2024 che inizierà il 2 Marzo con il GP del Bahrein.

In Ferrari ci saranno, dunque, un fuoriclasse e un giovane che ha tutta la voglia di affermarsi: sarà un 2025 indimenticabile, sia per i Ferraristi sia per tutti i tifosi.

                               Di Valerio Spiniello

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